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venerdì 2 agosto 2013

Alkemilla Eco Bio Cosmetic - Shampoo e balsamo Arancio e Limone

Il mio "lavorone" di provare i campioncini di Alkemilla Eco Bio Cosmetic continua con una delle tre linee di shampoo e balsamo: Arancio e Limone.

Shampoo Arancio e Limone - ALKEMILLA ECO BIO COSMETIC
Per capelli secchi, delicati e trattati
Vitamina C come elisir di bellezza per i tuoi capelli. Arancio e limone in sinergia per fortificare i capelli spenti e sfibrati donando forza, corposità e lucentezza.
CONSIGLI D'USO: distribuire una piccola quantità sui capelli bagnati e massaggiare. Lasciare agire per 2 minuti e risciacquare accuratamente. Applicare il Balsamo Arancio e Limone Alkemilla.
Flacone da 250 ml
PAO 6 mesi
Certificazioni: ICEA, LAV, VEGAN OK, Nichel, Cromo e Cobalto tested
Prezzo: 9,50 €

INCI:
vv.gif AQUA (solvente)
vv.gif DISODIUM COCOAMPHODIACETATE (tensioattivo)
g.gif COCAMIDOPROPYL HYDROXYSULTAINE (tensioattivo)
v.gif SODIUM COCOYL SARCOSINATE (tensioattivo)
g.gif COCAMIDOPROPYL BETAINE (tensioattivo)
r.gif CITRUS MEDICA LIMONUM PEEL OIL * (coprente / condizionante cutaneo)
vv.gif CALENDULA OFFICINALIS FLOWER EXTRACT * (emolliente)
vv.gif CHAMOMILLA RECUTITA EXTRACT * (emolliente)
vv.gif CITRUS AURANTIUM DULCIS FRUIT EXTRACT * (coprente / condizionante cutaneo)
r.gif CITRUS MEDICA LIMONUM PEEL EXTRACT * (vegetale)
r.gif CITRUS AURANTIUM DULCIS PEEL OIL * (astringente / coprente / condizionante cutaneo / tonificante)
vv.gif COCO-GLUCOSIDE (tensioattivo)
vv.gif GLYCERYL OLEATE (emolliente / emulsionante)
vv.gif CAPRYLYL/CAPRYL WHEAT BRAN/STRAW GLUCOSIDES (detergente / emulsionante / stabilizzante delle emulsioni / sostenitore di schiuma / tensioattivo)
vv.gif HYDROLYZED SOY PROTEIN (antistatico / umettante)
vv.gif  FUSEL WHEAT BRAN/STRAW GLYCOSIDES (antischiuma / emulsionante / idrotropo / solvente / tensioattivo)
vv.gif GLYCERIN (denaturante / umettante / solvente)
vv.gif POLYGLYCERYL-5 OLEATE (Emulsionante)
v.gif SODIUM COCOYL GLUTAMATE (tensioattivo)
v.gif GLYCERYL CAPRYLATE (emolliente / emulsionante)
g.gif BENZYL ALCOHOL (Allergene del profumo / conservante / solvente)
g.gif LIMONENE (Allergene del profumo)
v.gif SODIUM BENZOATE (preservante)
g.gif SODIUM DEHYDROACETATE (preservante)
vv.gif LACTIC ACID (agente tampone / umettante)

* Da Agricoltura Biologica

Qualche considerazione:
Ho sottolineato nella descrizione del prodotto "risciacquare accuratamente": i motivi di questa precauzione sono due. Uno più generico, da tener conto in tutti i detergenti è che i tensioattivi se restano sulla pelle o come in questo caso sui capelli, tendono a seccare e quindi in generale tutti i detergenti devono essere risciacquati accuratamente. Il secondo motivo sono tutti i "bollini rossi" che vedete nell'inci. I vari citrus presenti in questo shampoo sono fototossici e per questo devono essere lavati via il più possibile. Tenendo conto che il prodotto in questione è appunto uno shampoo e quindi va risciacquato per definizione, è possibile chiudere un occhio e considerarli verdi. In fondo anche Zago, l'ideatore del Biodizionario, ha formulato uno shampoo con il citrus ;)
Il prezzo, questa volta, è nella media ma il PAO, per il mio uso, è troppo breve.

Prova:
Questo Shampoo si presenta come una crema leggera trasparente dal profumo gradevolmente agrumato.
Non fa molta schiuma e la stesura non è semplice. Consiglio vivamente di applicarlo con uno spargishampoo per evitare di usarne troppo e facilitarne l'applicazione.
Nonostante questo i capelli vengono lavati alla perfezione. Non mi è sembrato particolarmente aggressivo, tenendo conto che i miei capelli stanno soffrendo il caldo e le punte sono molto secche.


Balsamo Arancio e Limone - ALKEMILLA ECO BIO COSMETIC
Per capelli secchi, delicati e trattati
Morbida crema districante agli agrumi. Dona vigore, corposità e lucentezza a capelli sfibrati, stressati e trattati.
CONSIGLI D'USO: distribuire sui capelli bagnati in maniera uniforme, pettinare e lasciare in posa 3 minuti. Risciacquare accuratamente. Potenzia l’azione utilizzando lo Shampoo Arancio e Limone Alkemilla.
Flacone da 250 ml
PAO 6 mesi
Certificazioni: ICEA, LAV, VEGAN OK, Nichel, Cromo e Cobalto tested
Prezzo: 11,50 €

INCI:
vv.gif AQUA (solvente)
vv.gif CETYL ALCOHOL (emolliente / emulsionante / opacizzante / viscosizzante)
g.gif BEHENAMIDOPROPYL DIMETHYLAMINE (antistatico / emulsionante)
vv.gif BUTYROSPERMUM PARKII BUTTER * (Vegetale / emolliente)
vv.gif SESAMUM INDICUM SEED OIL * (Emolliente / vegetale)
r.gif CITRUS MEDICA LIMONUM PEEL OIL * (coprente / condizionante cutaneo)
vv.gif CALENDULA OFFICINALIS FLOWER EXTRACT * (emolliente)
vv.gif CHAMOMILLA RECUTITA EXTRACT * (emolliente)
vv.gif CITRUS AURANTIUM DULCIS FRUIT EXTRACT * (coprente / condizionante cutaneo)
r.gif CITRUS MEDICA LIMONUM PEEL EXTRACT * (vegetale)
r.gif CITRUS AURANTIUM DULCIS PEEL OIL * (astringente / coprente / condizionante cutaneo / tonificante)
vv.gif LACTIC ACID (agente tampone / umettante)
v.gif SORBITOL (umettante)
g.gif BENZYL ALCOHOL (Allergene del profumo / conservante / solvente)
g.gif LIMONENE (Allergene del profumo)
v.gif SODIUM BENZOATE (preservante)
g.gif SODIUM DEHYDROACETATE (preservante)
vv.gif GLYCERIN (denaturante / umettante / solvente)
vv.gif XANTHAN GUM (legante / stabilizzante emulsioni / viscosizzante)


* Da Agricoltura Biologica

Qualche considerazione:

Per questo prodotto valgono le stesse considerazioni fatte per lo shampoo.
Vorrei spendere una parola per il BEHENAMIDOPROPYL DIMETHYLAMINEIn origine nel biodizionario era rosso, perché è una sostanza fortemente tossica per gli organismi acquatici ed è molto aggressivo, ma quest'ultimo problema può essere risolto bilanciandolo correttamente e da un formulatore di balsami mi aspetto che sappia fare questo lavoro. Adesso è diventato giallo, perché, nonostante la tossicità, è totalmente naturale e tra i quaternari è il meno tossico (anche se esiste un parente meno tossico per gli orginismi acquatici, quali il BEHENOYL PG-TRIMONIUM CHLORIDE) mentre per ICEA la sostanza è ok. Se vi interessa saperne di più, vi consiglio di seguire questa discussione.

Prova:
Questo balsamo si presenta come una crema leggermente grassa, bianca, dal profumo gradevolmente agrumato.
Si applica facilmente e il risultato sono capelli molto morbidi, punte secche incluse! 
Nonostante la presenza del burro di karitè e l'olio di sesamo, i capelli restano puliti ma vi consiglio comunque di usarne poco, preferire l'applicazione sulle punte e, se soffrite di cute che si unge facilmente, evitare la zona.
Erano anni che non usavo un balsamo e sono rimasta colpita dalla profumazione leggera (e non asfissiante come il Garnier ai fiori di loto, per intenderci, che mi provoca una spiacevole nausea).
Permettetemi solo una piccola polemica: se io fossi stata la formulatrice, forse per il balsamo avrei diminuito il quantitativo di agrumi: i balsami, in generale, sono molto difficili da risciacquare e i capelli sono facilmente esposti al sole.
Resta comunque, a mio avviso, un buon prodotto, magari per l'inverno!
A mio avviso potrebbe essere perfetto per il cowash, ma non ho avuto tempo di provare.
Il prezzo è nella media ma il PAO, per il mio uso, è troppo breve.


Ps. Prima che mi scordo: ho fatto un controllo sul sito ICEA per vedere chi e cosa è certificato: tutti i prodotti Alkemilla sono certificati ICEA eccetto i profumi e gli olii (e in effetti sul sito di Alkemilla se controllate i vari prodotti hanno tutti il simbolo di ICEA eccetto profumi e olii. Il fatto che non cerchino di fregarci è moolto positivo!). Potete controllare a questo link.

Se cercate la mia recensione delle creme corpo di Alkemilla la trovate qui.
A presto per la recensione degli altri prodotti!

martedì 9 luglio 2013

Erbe indiane per cute e capelli stressati

Come dicevo nell'ultimo post, in questo periodo sono spesso fuori casa e il tempo per curare i capelli è sempre molto poco.

Nonostante il mio motto sia "se non puoi curarli almeno non stressarli" i continui viaggi, le docce veloci, la piscina e il sole hanno reso i miei capelli meno lucidi e soffici del normale.

La settimana scorsa per fortuna sono riuscita a prendermi del tempo tutto per me e grazie alle erbe indiane ora i capelli sono decisamente migliorati.

Come vi ho già raccontato molte volte i miei capelli sono abbastanza grossi, la cute è piuttosto grassa mentre le punte tendono a seccarsi velocemente. Inoltre soffro di dermatite (prutito) e forfora (causata dal prurito), problemi che come ho già accennato qua, riesco a tenere sotto controllo con l'indigo.
Inutile dirvi che il tempo per farmi l'indigo non ce l'ho.. per cui stavolta mi sono dovuta arrangiare con le erbette indiane.

Le mie preferite sono (in formato polvere):
  • Tulsi (Holy Basil,  Ocimum tenuiflorum): ha un odore delizioso, molto aromatico. E' un rimedio ayurvedico indicato, tra le altre cose, per la forfora.
  • Neem (Azadirachta indica): indicato come antibatterico e antiforfora, nella versione oleosa è anche un potente insettifugo (perché puzza un pochino)
  • Kapoor Kachli (Hedychium Spicatum): è una pianta della stessa famiglia dello zenzero e come tale ha un odore molto gradevole. Ha le proprietà di rendere i capelli lucidi e forti.
  • Amla (Phyllanthus emblica) : non è altro che la versione indiana della nostra uva spina. Aiuta a far cresce i capelli forti e dona un riflesso castano
Non mi sentirete mai parlare né mi vedrete usare le erbe lavanti quali: Shikakai, Reetha, Brahmi, fieno greco e noci del sapone. Perché? Perché tutte queste piante contengono, chi più chi meno, saponine che sono altamente tossiche per gli organismi acquatici e per me è fondamentale trattare i miei capelli nel rispetto dell'ambiente. E' una mia scelta personale, prendetela così.

In questa occasione non ho utilizzato l'amla perché, becnhé non sia una pianta strettamente tintorea, altera il colore del capello. Niente di male, ma nei prossimi mesi vorrei provare l'henné e sto cercando di riportare i miei capelli al naturale.

Le erbe indiane si utilizzano facendo una pappetta con un pochino di acqua; si applicano sulla cute e si massaggia per qualche minuto. Posa per almeno 20 minuti e poi lavaggio come solito, facendo attenzione ad eliminare tutta la polvere. Questa operazione può essere più o meno difficile a seconda della marca e della qualità.

Nel mio ultimo mix ho anche aggiunto dell'olio di cocco. Ne basta un cucchiaino, io ho esagerato e ne ho messi due. Il risultato sono stati capelli molto morbidi e nutriti ma visibilmente unti.
L'olio va usato con parsimonia altrimenti potrebbe essere necessario un lavaggio troppo vigoroso che potrebbe distruggere l'azione dell'olio.
I miei capelli però ne avevano un gran bisogno.. tant'è che le punte erano davvero molto secche, praticamente aghi.

Che fare in caso di punte secche e rovinate?
Se notate delle doppie punte, non esitate a spuntare: le doppie punte non si curano, possono solo peggiorare. Ed è quello che ho fatto io. ogni 2-3 mesi taglio da 1/2 a 1 cm di punta con delle forbici semi-professionali. Non usate forbici che non siano state ideate e utilizzate a quest'unico scopo, altrimenti possono loro stesso essere la causa di doppie punte.

Nonostante tutto le punte potrebbero essere ancora secche.
Allora dopo le erbe, dopo il lavaggio, dopo la spuntatina, ho fatto un altro mix: una noce di burro di karitè puro e una goccia di olio di cocco puro. Quest'ultimo serve a rendere più spalmabile il burro. Abbiate la pazienza di fare sciogliere il composto nel palmo della mano, frizionandolo un pochino, altrimenti non riuscirete a spalmarlo. L'ho applicato accuratamente nelle punte e 12 ore dopo (una notte) ho lavato accuratamente con sola acqua.
Dopo 2 giorni da questa cura nutriente ho lavato i capelli e adesso sono tornati belli e lucidi.
In questi 2 giorni però ho tenuto i capelli sempre nascosti dallo chignon o legati in una treccia per nascondere il lucido del burro. ;)

Purtroppo la foto non rende, ma con l'autoscatto ci accontentiamo, no?

venerdì 3 maggio 2013

Ancora un po' di indigo

La settimana scorsa mi sono rifatta l'indigo.
Poiché sono una persona che se non scrive e rilegge i concetti non li impara, ho utilizzato la mia stessa guida per rifarlo e ne ho approfittato per "coprire" i punti dubbiosi del mio metodo e aggiungere qualche considerazione.

Aggiunte aromatiche
Già da due volte aggiungo sandalo bianco e neem, nelle quantità di un cucchiaio a testa e lo scopo è coprire l'odore.
In passato ho usato solo neem (non ha funzionato), neem e holy basil (molto aromatico, ma non ha funzionato), vanillina (risultato nauseante), neem e sandalo rosso (risultato gradevole).
In realtà aggiungo il neem per le sue proprietà purificante e di antiforfora ma poiché s'accoppia bene con il sandalo non evito mai di aggiungerlo.
Per la mia personale esperienza, il sandalo bianco copre meglio l'odore di stalla dell'indigo rispetto al sandalo rosso.

Il risciacquo: shampoo si, shampoo no
Questa volta non ho usato lo shampoo per il risciacquo. Devo dire che a mio avviso l'effetto è migliore e mi sento di confermare chi dice che l'indigo continua in un certo qual modo a stratificarsi anche dopo il risciacquo dando un effetto migliore.
Certo, tutto ciò avviene ad un prezzo.
Fino al primo lavaggio con shampoo ogni volta che vi toccate i capelli le mani diventeranno blu, così come le orecchie, il collo, la schiena, i vestiti e il cuscino su cui dormite. Inoltre il colore a mio avviso non sarà subito uniforme, ma si uniformerà con la prima shampata.
In ogni caso, dopo il primo shampoo tutto il blu che c'è in voi diminuirà notevolmente, il colore risulterà molto più uniforme e brillante (più brillante che nel caso dello shampoo fatto il giorno stesso dell'indigo).
Personalmente credo che per il futuro continuerò con questa scelta.

Macchie indelebili? Sul corpo no
L'ultima volta ho fatto un vero e proprio casino. Come crema di copertura ho usato un vecchio solare a base di ossido di zinco (la pasta bianca per i culetti dei bambini, per intenderci) che dopo un po' si è assorbito lasciandomi la pelle scoperta. In più non me la sono applicata sul collo come invece di solito facevo con la vaselina.
Beh, nessun problema. L'indigo non macchia. Anche dopo 3 ore di posa sulla pelle va via con un pochino di shampoo o lo struccante. L'importante è non sfregare con la spugna altrimenti la pelle si potrebbe irritare.

Capelli in posa coperti o scoperti?
Per pigrizia questa volta non ho avuto voglia di alternare momenti di cuffia a momenti senza cuffia. Ma posso tranquillamente affermare che non è cambiato nulla. In realtà a voler essere rigorosi ogni tanto bisognerebbe smuovere i capelli e cambiare posizione. Io, però, non l'ho mai fatto.

Indigo "vecchio"
L'indigo generalmente viene venduto in confezioni di 100 gr sigillate. Nella confezione sigillata l'indigo si conserva a lungo ma una volta aperta è bene consumarlo subito. Potrebbe non colorare più adeguatamente. Se per qualche motivo dovete usarne poco (ad esempio per scurire il lawsonia, l'henné propriamente detto) richiudetelo nella sua confezione originale e riponetelo in un contenitore ermetico.

Marche di indigo
Io per ora ho usato solo due marche diverse di indigo e tra le due non ho trovato differenze di sorta.
Il prodotto si stende in entrambi i casi molto bene, non è sabbioso, non cola e si risciacqua bene. L'unica differenza tra i due è la confezione.
L'indigo di Janas delle Erbe di Janas, il cui indigo è contenuto in sacchetto sigillato di plastica trasparente a sua volta contenuto e sigillato in un sacchetto color oro, e l'indigo di Essence Of Nature venduto da Thymiama, il cui indigo è contenuto in sacchetto sigillato di plastica trasparente a sua volta contenuto in un sacchetto color argento apri e chiudi. Questa seconda confezione l'adoro perché a mio avviso mantiene l'indigo (ma anche le altre erbe) conservate meglio e riporta ben in chiaro data di produzione e di scadenza.
Non ho provato altre marche o perché più costose o per paura di incappare in indigo di scarsa qualità.
Ma vi anticipo già che ho ricevuto una dritta su un henné puro a basso prezzo presso un mercartone.. se mai me ne procurerò, lo proverò e vi scriverò come mi ci sono trovata. Si accettano donazioni ;)

mercoledì 16 gennaio 2013

Mai più senza spargishampoo!

Per farmi perdonare della mia lunghissima assenza, vi voglio raccontare di come una semplice bottiglietta di plastica sta rivoluzionando la mia vita capellifera.

Lo spargishampoo non è altro che una bottiglietta di plastica, meglio se morbida (squeezable), contenente dai 70 ai 200 ml di liquido con un tappo a buchino stretto, meglio se a becco.
Lo si trova nei negozi di parrucchieri ma anche in qualche supermercato fornito.
Se proprio non lo trovate, cercate nel reparto casalinghi: uno strumento simile viene usato in pasticceria.
Se siete soliti farvi le tinte chimiche in casa sono certa lo abbiate già in casa, basta pulirlo e il gioco è fatto.
Io per il momento sto usando un comunissimo contenitore di uno shampoo esaurito.

La diluizione dello shampoo che sto usando io è di circa un cucchiaio di shampoo in 50 ml di acqua.
Inseriti nella bottiglietta, shakerate un pochino per mischiare e poi lo applicate a zone sui capelli precedentemente bagnati, ponendo maggior attenzione dove i capelli vi sembrano più sporchi.

La diluizione che vi ho proposto è il risultato di una mia ricerca empirica: ho provato diverse diluizioni e alla fine ho trovato la migliore.
In realtà cambiando shampoo la diluizione potrebbe variare, a volte anche in modo apparentemente illogico: se uno shampoo vi sembra che lavi poco forse dovete aumentare l'acqua.
Ovviamente dovete calibrarlo anche alla lunghezza dei vostri capelli: i miei arrivano a metà schiena.
Insomma, dovete un attimo sperimentare ma sono certa che in breve tempo troverete la vostra diluizione ideale, anche se spesso è indicata nelle istruzioni dello shampoo stesso.

Una volta trovata la giusta diluizione vi basterà tracciare con un pennarello indelebile due tacche, la prima corrispondente al livello di shampoo e una per il livello di acqua. Usando pennarelli di colore diversi potete anche tracciare livelli diversi per diversi shampoo, usando così un unico spargishampoo.

Dove sta la rivoluzione?
Se usate degli shampoo tradizionali (non eco-bio, da supermercato per intenderci) forse non troverete molta differenza perché la loro formulazione è fatta tale che schiumano molto facilmente e ammorbidiscono immediatamente il capello.
C'è comunque da tener conto che usare lo spargishampoo non solo vi farà risparmiare tantissimo shampoo, ma anche acqua (più shampoo usate, più acqua serve per risciacquarlo) e tempo: sia perché sarà più veloce lavarsi i capelli, sia perché un uso eccessivo di shampoo può sgrassare eccessivamente la cute che si difende mediante l'effetto rebound, ovvero ungendosi più del dovuto e quindi obbligandovi, in un certo senso, a lavarvi i capelli più frequentemente.
Tenete conto che le parrucchiere di una volta applicavano così lo shampoo alle loro clienti ;)

Se invece usate degli shampoo eco-bio (o come li definisco io "verdi al biodizionario"), lo spargishampoo è quasi d'obbligo. O meglio, potete anche non usarlo come ho fatto prima di un mese fa, ma rischiate di scartare il 70% degli shampoo in commercio.
Mi è successo con uno shampoo di Fitocose (questo): mi ostinavo a usarlo puro o a diluirlo a caso in un bicchiere; non solo non lavava, ma continuavo a stressarmi per spargerlo a dovere.
Da un paio di mesi a questa parte sto usando uno shampoo Lavera (questo), abbastanza facile da stendersi e dai buoni risultati. Ma dal momento che l'ho provato diluito è diventato uno shampoo eccezionale.
Quasi da non credere come una trovata quasi stupida possa farti i capelli bellissimi con meno della metà della fatica.


Senza contare il rispiarmo: uno shampoo eco-bio costa tra i 6 e 15 euro. Prima di imparare a lavare con cura i miei capelli, finivo una bottiglia di shampoo in due mesi. Adesso lo finisco in un anno. Probabilmente con lo spargishampoo me lo farò durare un secolo.

Visto che siamo in argomento capelli vorrei aggiungere delle banalità sulla detergenza dei capelli.

Come si lavano i capelli?
Step 1: bagnare i capelli. I capelli vanno bagnati tanto e sufficientemente a lungo, districandoli con le dita e assicurandoci che siano aperti e completamente bagnati, in modo che poi lo shampoo si attivi più velocemente. Importantissimo: cercate di non cuocere i capelli! Se potete abituatevi all'acqua tiepida, mai bollente.
Step 2: lo shampoo. Va applicato in un unica applicazione (sgrassare troppo i capelli, come ho già scritto, può avere l'effetto opposto a quello che vogliamo ottenere), meglio come abbiamo detto con lo spargishampoo, accuratamente, in ogni angolo, in ogni capelli, dalla cima alla punta. Soffermatevi in un leggero massaggio della cute (senza unghie, solo polpastrelli). Il lavaggio dei capelli deve essere un rito ed un piacere.  I movimenti devono essere leggeri; se state lavando le lunghezze mantenete un movimento dall'alto al basso, evitando l'intreccio dei capelli.
Step 3: riposo. Concedere allo shampoo almeno un minuto per agire. Nel frattempo potrete lavarvi il corpo oppure continuare con il massaggio.
Step 4: il risciacquo. Come nello step 1, i capelli vanno sciacquati accuratamente, con acqua corrente non bollente, dalla cima alle punte.
Step 5: il balsamo. Scegliete un balsamo adatto a voi, a risciacquo o meno, che non vi unga i capelli e che non ve li secchi. Preferitene uno a ph acido e un risciacquo freddo, per riequilibrare il ph e dare lucentezza. Spero di aver presto il tempo di parlarvi dei tipi di balsamo in commercio.
Step 6: pettinare e districare. No, non mi sono dimenticata. Cercate di pettinare i capelli solo dopo la stesura del balsamo. I capelli saranno più morbidi, più slegati ed eviterete di strapparli inutilmente.
Step 7: l'asciugatura. Tamponante i capelli con un asciugamano (così da limitare la durata della seduta del phon) ed evitate il phon caldo. Il freddo asciuga uguale e non rovina! Evitate come la peste di spazzolarvi i capelli con il phon acceso, soprattutto se caldo: se li avete districati bene alla stesura del balsamo e avete usato una velocità di asciugatura moderata, scoprirete che il pettine a questo punto è quasi inutile.
Presto spero di raccontarvi anche come lisciare i capelli senza brushing o piastra. Conoscete già la svedese?

Buona spargishampata a tutti :)

Ps. Un grazie speciale a Etrusca_F che ha condiviso con me tutto quello che c'è da sapere sullo sparighampoo.
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