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domenica 28 aprile 2013

Brioche veloci 2 la vendetta

Stamattina mio marito mi ha implorato di rifare le Brioche veloci ma avevo finito qualunque forma di cioccolata in casa.
Così ho pensato di farcirle con la marmellata di fragole (fatta qualche giorno fa con la ricetta di Fatto in casa da Benedetta che è la mia nuova musa in cucina). Poiché la marmellata in questione è un pochino liquida non mi è stato possibile fare il giochetto dell'altra volta.

Ho dunque spalmato la marmellata per tutta la superficie e proseguito come nell'altra ricetta.


Le briochine verranno un pochino più sporche di marmellata e bisogna stare attenti a non sporcare la teglia altrimenti si bruciano sotto (questa volta è consigliabile cambiare la carta forno) mentre se si sporca il sopra non è importante, anzi, la marmellata aumenta la doratura e la friabilità.

Questo il risultato:

Sono decisamente dolci (la marmellata contrasta il salato della pasta) ma allo stesso tempo molto delicate.
E' mia intenzione provare la stessa tecnica anche con la cioccolata ma in quel caso si dovrà veramente stare attenti che nell'arrotolamento non si sporchi la parte sopra, pena la bruciacchiatura.

Buona colazione e buona domenica :)

sabato 27 aprile 2013

Brioche veloci

Vi capita mai la mattina di controllare la dispensa e non trovarci nulla che sia commestibile per colazione? A me succede spesso. Ecco perché da quando ho scoperto questa velocissima ricetta per fare delle micro brioche, nel mio frigorifero non manca mai la pasta sfoglia pronta.

15 minuti e la colazione è pronta :)

Ecco come si fa:

Come prima cosa accendete il forno a 180-200 gradi

Stendere la pasta.
Tagliare in 16 triangoli: prima si divide in 4 poi ogni sezione a metà e ancora ogni sezione a metà.

Se la vostra pasta è rettangolare, tagliate delle strisce rettangolari e tagliatele sulla diagonale. 



Aiutandovi con due cucchiaini, mettete una puntina di crema di cioccolata, o marmellata o anche cioccolata sbriciolata (magari i resti delle uova di Pasqua) come nella foto


Arrotolare dalla parte più larga verso la punta.


Disporre sulla teglia (usando la carta forno in dotazione con la pasta) e infornare per 10-15 minuti

Raffreddare e gustare :)




venerdì 19 aprile 2013

Capelli protetti da sole e vento

Da un giorno all'altro è scoppiata la primavera e i miei capelli non hanno perso occasione per farmelo sapere.
Il sole è abbastanza cattivello con i miei capelli e si diverte a seccare le punte. Quindi mi sembra opportuno parlare di come io difendo i miei capelli nei mesi estivi.

Beh, innanzitutto, dico addio all'asciugacapelli.
Non che ultimamente lo usassi molto ma adesso mi sento proprio autorizzata ad evitarlo.
Dopo la doccia mi assicuro di tamponare ben bene i capelli nell'asciugamano in modo che non siano bagnati fradici (per l'esattezza uso quei cappucci spugnosi che vanno tanto di moda..).
Poi, a seconda di cosa devo fare, adotto una di queste soluzioni (ps: io sono liscia).

  • La soluzione pratica, se devo uscire: lego i capelli in una coda bassa e faccio una treccia "vaporosa", nel senso che non stringo molto mentre intreccio ma lascio che sia grossa. Questa soluzione mi permette di uscire di casa con un aspetto decente e non morire di torcicollo. Se la treccia è ben eseguita a fine giornata i capelli sono di un bellissimo ondulato
  • La soluzione meno pratica, ma ancora presentabile: pettino bene (e ripetutamente) i capelli e li lascio sciolti, al massimo tengo un cerchietto o una spilla. Questa soluzione per me è fattibile solo se esco di casa almeno un'ora dopo aver lavato i capelli. Altrimenti sembro la medusa.
  • La soluzione casalinga: la svedese. Per chi non lo sapesse la svedese è un metodo alternativo all'uso della piastra e dell'asciugacapelli per lisciare i capelli. Sono abbastanza sicura funzioni solo per chi ha i capelli lisci o quasi. Comunque: la foto dovrebbe essere abbastanza chiara per capire come funziona. 
    Io la faccio esattamente come nella figura (saltando gli ultimi due punti) e per evitare di strapparmi tutti i capelli, uso al posto di un bigodino ben 2 anime dei rotoli di cartigenica e al posto dei becchi le forcine da acconciatura. Con i capelli totalmente bagnati servono almeno 3 ore: due ore con i capelli arrotolati da un senso, e un'ora con i capelli dall'altra. Questo metodo non permette di uscire di casa né di accogliere ospiti ma tenendo i capelli molto compatti, mi permette di fare molti lavori di casa di precisione.
Capelli legati nelle giornate ventose
Esattamente come succede con l'asciugacapelli, le giornate ventose seccano i capelli. Assicuratevi, soprattutto se tira quel bel vento caldo estivo che ci lascia senza fiato, di tenere i capelli ben legati, magari in una treccia o in un bun. Meno volano e meno sentono il vento più restano sani.

Ma veniamo al sodo. Come ci difendiamo da sole?
Io personalmente uso l'olio di cocco.

Riporto le parole prese da un sito, forse un po' di parte, ma che riassume bene le proprietà dell'olio di cocco.

Applicato sui capelli, l'olio puro agisce da ristrutturante, li preserva dai raggi solari e dalla salsedine, li nutre e dà loro corpo e pettinabilità, li mantiene sani e lucenti, evitando l'effetto "stoppa" causato dall'inaridimento; è particolarmente adatto a capelli secchi, sfibrati, ispidi o crespi.
Si può applicare sia in piccole quantità, dopo lo shampoo sui capelli umidi proprio come un balsamo senza risciacquo, sia come impacco da lasciare alcune ore, o anche una notte intera, avendo l'accortezza di avvolgere il capo con una leggera cuffietta: dopo lo shampoo i capelli risulteranno ristrutturati, più corposi, docili al pettine, non elettrizzati, luminosi e molto più belli.

Dott.ssa Marina Multineddu 

o come dice Wikipedia:
È usato tradizionalmente per curare e rendere lisci i capelli sfibrati o ispidi in paesi dal clima arido e molto soleggiato, dove i capelli sono fortemente aggrediti dagli elementi naturali, come in India.

L'importante, come per ogni olio, è applicarlo a capelli umidi o bagnati, altrimenti perde l'azione idratante. Come credo di aver già detto, l'olio, qualunque esso sia, non è idratante ma ha un'azione idratante nel senso che rende disponibile l'acqua presente sulla pelle/capelli per l'idratazione. In poche parole ruba l'acqua dagli strati interni della pelle per posizionarla sullo strato esterno. Capite bene che se dato sui capelli asciutti a lungo andare li secca. Ben diverso è il risultato invece, se applicato sui capelli (o pelle) bagnati.

Un'altra idea per proteggere un pochino i capelli da sole è tingersi i capelli con Henné o Indigo.
Ci tengo a precisare che questa soluzione non è una vera e propria protezione solare, ma come ho spiegato qui a proposito dell'indigo (ma il discorso vale anche per l'Henné)
l'indigo colora creando una sorta di pellicola di colore attorno al capello (mentre le tinture chimiche aprono il capelli, mettono dentro il colore e richiudono il capello, processi che rovinano i capelli). I risultati sono capelli più grossi, voluminosi e leggermente protetti dagli agenti atmosferici.
Assicuratevi ovviamente che le sostanze usate siano pure e naturali.

E infine, la più banale, è indossare il cappello! Certo, per chi ha i capelli lunghi non è una gran soluzione. Per le ragazze più audaci un'altra soluzione è indossare un velo o una bandana (l'importante è che sia di un fresco colore, meglio se bianco o di colore chiaro) che può essere indossato in mille mila modi: dal velo della nonna, ai diversi modi di indossare l'hijab, il velo islamico senza dimenticare i bellissimi copricapi africani.
Io oggi vi propongo questo tutorial simpatico sul come utilizzare un foular.

Se l'argomento vi interessa, cercate "headscarf" o "hijab" su youtube e.. scoprite un mondo nuovo.


sabato 13 aprile 2013

Temporary Shock e Workshop uncinetto

Oggi pomeriggio sono stata al Temporary Shock, un salotto aperto nonché mercatino clandestino (si trova a Bologna, in via de' Pepoli 1/A il secondo sabato ogni due mesi) dove ho potuto ammirare le opere di diversi artisti, spettacoli  e sopratutto, in vendita.

(sono rimasta affascinata dalle cinture create a partire da vecchi copertoni di biciclette anche se vi assicuro era pieno di vestiti e accessori bellissimi e artigianali)

In realtà sarò franca, quello che mi ha condotta al Temporary Shock è stata la mia esigenza di partecipare ad un workshop di uncinetto e quando ho saputo che Lisandra di Happy Coridon ne avrebbe tenuto uno, non ho saputo resiste.
Ho imparato a uncinettare quest'estate guardando dei video su youtube e ancora un sacco di dubbi mi assillano quando cerco di seguire gli schemi trovati in rete. Per cui, anche se non sono completamente principiante, ho chiesto di partecipare ed è stato veramente interessante.

Lisandra è stata davvero paziente e chiara nelle spiegazioni. Ci ha dedicato davvero tanta attenzione nonostante l'ambiente fosse molto affollato dai clienti del mercatino.

Grazie a lei ho capito come fare correttamente il cerchio magico e, cosa ancor più interessante, la logica che sta dietro alle lavorazioni circolari.

Il sottobicchiere che vedete in foto era l'obbliettivo del workshop
In due ore siamo riuscite a concludere la base del sottobicchiere, per cui ci è stato promesso che presto verrà organizzato la seconda parte del workshop. Non vedo l'ora :)


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